How To Get Away With Murder – Recensione 4×11/4×12 – He’s a Bad Father/Ask Him About Stella

He’s a Bad Father dà una nuova visione dei fatti su quello che è successo durante le due precedenti stagioni. Un nuovo personaggio entra nel cast, e con un colpo di scena rivoluziona tutto quello che avevamo pensato fino a questo momento.
Non c’è pace nel piccolo mondo di Laurel che vede portarsi via anche l’ultima possibilità di poter riavere la custodia di suo figlio. A poco è servito l’intervento di sua madre in suo favore, e a pochissimo è servito l’aiuto di Elija. Entrambi messi letteralmente al muro dall’avvocato dell’apparente cattivo della situazione.

In qualche modo Annalise ci fa subito dubitare della credibilità della madre di Laurel. Personalmente, speravo in uno spiraglio di luce nella vita della ragazza, già tremendamente provata da qualsiasi dramma, ma no, a quanto pare sembra non essere possibile. Devo ammettere che non sopporto molto questo accanimento verso un solo e unico personaggio da ormai un’intera stagione.

Frank continua a fare di tutto per scoprire la verità sulla morte di Wes e in qualche modo anche per discolparsi dall’aver causato il parto prematuro. Nel suo piccolo, anche Bonnie aiuta Annalise cercando informazioni e facendo da talpa.

Gli altri personaggi sono lasciati un po’ a loro stessi. L’unica cosa che in qualche modo li sta portando avanti è il programma di aiuti di Annalise. Connor, Oliver e Asher, trovano nel padre di  Nate un nuovo caso da portare in corte. Secondo nuovo personaggio. Stesso nome, ma storia completamente diversa da suo figlio, l’uomo vive ormai da innumerevoli anni in isolamento, che gli ha causato problemi mentali. Non si fida, è violento verso chiunque gli stia intorno e maltratta verbalmente suo figlio per essere diventato poliziotto. Annalise, nonostante tutto, riesce a fare breccia nel suo cuore e a convincerlo a farsi difendere. Dopotutto, nonostante quanto il caso di Laurel la prenda corpo e anima, riesce ancora a trovare tempo per questo enorme piano di cui si è presa carico. Questo ci fa anche capire quanto nulla potrebbe andare avanti senza i quattro instancabili mini avvocati che lavorano per lei. Ma a quando una loro crescita ed evoluzione personale?

Con Ask him about Stella, ci avviamo alla svolta e iniziamo a veder chiuse, l’una dopo l’altra, tutte le sottotrame aperte in questa quarta stagione di HTGAWM.
Più che altro, finalmente riusciamo a vedere con più chiarezza la funzione di un personaggio che ha fatto da sfondo a questa stagione, e  a vederne finalmente spiegato il suo background. Isaac Roa sembrava essere messo lì da parte, un personaggio indefinito, su cui raramente ci siamo soffermarti e solo adesso possiamo averne un quadro sicuramente più dettagliato e preciso.
L’episodio sembra quasi monografico, per fortuna alleggerito da sprazzi di differenti storyline, ma non possiamo che aggiudicare il ruolo di protagonista allo psicologo, il quale è stato accusato nello scorso episodio di essere l’assassino della figlia.

Un’accusa terrificante che si rivela essere in parte vera, Annalise esplora con Roa il suo passato, le sue dipendenze e la sua riabilitazione, fino al giorno in cui Stella è morta per un’overdose, proprio a causa degli oppiacei nascosti in casa da sua padre.
Una colpa terribile, che l’uomo non è mai riuscita ad espiare e che lo spinge ad avere comportamenti ambigui nei confronti dell’avvocatessa, fino ad allontanarla totalmente.

Isaac Roa, però non è il peggior genitore della stagione, e sappiamo che a farne le spese è proprio Laurel; con Jorge Castillo incriminato di aver ucciso il padre di suo nipote e averlo persino strappato alla madre, e Sandrine che nasconde più di quanto sappiamo.
La trama di HTGAWM non è mai lineare, ma questi intrecci supplementari rendono ancor più oscuri il legame tra Sandrine e Wes, tanto da farci sentire come se avessimo davanti una chiara ed ovvia soluzione, ma che al contempo ci sfugga totalmente. Purtroppo è necessario aspettare il finale come sempre e trovo che sia una pecca di questa serie, impedire al telespettatore di farsi delle ipotesi, perché gli vengono volutamente oscurati dei dettagli utili alla risoluzione del mistero.
Con questa tecnica narrativa volutamente fumosa, è difficile instaurare un solido dibattito e naturalmente non c’è voglia di fare ipotesi che verranno smentite episodio dopo episodio.

L’unica nota agrodolce nella storyline della povera Laurel è l’incontro col suo bambino, uno stralcio tenerissimo, quanto straziante, senza contare la commovente scelta del nome, in onore del padre, Christopher.
Un’altra notizia positiva riguarda la Coliver e il loro matrimonio, che speriamo di vedere effettivamente e che non venga impedito da qualche possibile disgrazia, considerando che con Nowalk, come con Shonda, niente di relativamente gioioso rimane certo.

Da non sottovalutare invece è la sottotrama riguardante Bonnie, che sento sarà la persona che ci lascerà dopo questa stagione. Forse è troppo presto per dirlo, ma essersi messi contro Denver può solo portare a questa ipotesi, e probabilmente, questo è il colpo di scena che risulta più interessante di tutto l’episodio, oltre ovviamente il tanto aspettavo crossover finale.

Finalmente vedremo in scena Olivia Pope (di cui mio malgrado ho solo sentito parlare), l’unica a poter riportare la nostra Annalise sulla cresta dell’onda con la sua class action, un aggancio non da poco, ma dovremo aspettare ben due settimane prima di scoprire come Olivia potrà aiutarla.

E con questo vi invito a commentare con noi e visitare le nostre pagine amiche   Stunning Aja Naomi KingJack Falahee Daily, Matt McGorry Source e How to Get way with Murder Italia

 

 

About MissEmi

Amante di serie dai tempi in cui guardavo ER con mia madre. Avevo 7 anni. Le serie sono il mio pane quotidiano. Scrivere fa semplicemente parte di me.

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